Come aggiustare il caricabatterie dell'iPhone
Introduzione
Tutti i prodotti marcati Apple sono sinonimo di qualità ed efficienza. Anche gli stessi caricabatterie degli iPhone e degli smartphone, prima di essere messi in commercio, seguono dei rigorosi controlli e test di qualità per testare la loro piena funzionalità e resistenza. Però, con il tempo e con qualche distrazione, anche un buon prodotto come questo può usurarsi e addirittura rompersi. In questa breve guida vedremo adesso come è possibile aggiustare il caricabatterie del proprio iPhone, anche se non si è dei veri esperti di riparazioni di oggetti tecnologici, così da poter risparmiare i soldi che sarebbero altrimenti necessari per acquistarne uno nuovo ad un prezzo non inferiore a 15 euro.
Individuare i fili dissaldati
Solitamente il cattivo funzionamento del caricatore è causato dallo spiacevole distacco del connettore, ossia quel componente che viene ancorato al telefono e quindi possiamo immaginare bene quanto esso sia indispensabile. Per ripararlo, iniziamo con aprire il cavo utilizzando una piccola tronchesina. Al suo interno ci sono 4 fili, ognuno di una tinta diversa dall'altra. Solitamente i colori dei quattro cavetti presenti all'interno sono: rosso, verde, bianco e nero.
Risaldare i cavi ai pin
Basterà controllare quale di questi è staccato dal pin corrispettivo a cui doveva essere fissato. Dopo averlo individuato, dobbiamo quindi andare ad ancorarlo nella sua posizione originale. Per fare ciò, ci occorrerà un po' di stagno ed un saldatore. Poniamo il filo staccato in posizione e col saldatore ben caldo procediamo allora a fissarlo. Ovviamente ripetiamo la stessa operazione per ogni eventuale filo che abbiamo trovato staccato. Una volta raffreddato per bene lo stagno possiamo richiudere il tutto e vedere se il caricatore ha ripreso a funzionare correttamente.
Rinforzare il cavetto
Per riparare il cavo esterno, invece, dobbiamo usare semplicemente del comune nastro isolante facilmente reperibile presso qualunque ferramenta o negozio di hobbistica. Avvolgiamo, quindi, un pezzetto di nastro al filo e, contemporaneamente, al connettore assicurandoci che la presa sia buona sovrapponendone più strisce. Questo metodo è il più facile e veloce da adoperare con un costo bassissimo anche se esteticamente poco piacevole ma a noi importa soprattutto che il caricatore funzioni aldilà del suo aspetto estetico. Un altro metodo simile, e dal minor impatto visivo, è quello di acquistare della plastilina dello stesso identico colore del nostro caricabatterie (solitamente bianco). Un volta che l'abbiamo a disposizione, sarà allora sufficiente prenderne una piccola quantità e modellarla con le mani fino a darle la forma di un cilindro con una misura di circa tre centimetri ed un diametro quasi doppio rispetto a quello del cavetto. Sovrapponendo allora la plastilina al cavetto, la andremo a modellare fino a farle inglobare il cavo di ricarica. Per terminare, applicando una leggera pressione, spingiamo un po' della plastilina nella zona tra il cavetto e l'inizio del connettore, così da farne avere una quantità leggermente superiore in quel punto, che presenta una maggiore debolezza. Con questa riparazione, eviteremo che i fili all'interno del cavo si muovano e, di conseguenza, si dissaldino.
Verificare che non si tratti di un corto circuito
Ovviamente un caricabatterie può essere soggetto ad altri tipi di danni. Ad esempio potrebbe verificarsi qualcosa proprio all'interno. In questo caso non sempre è possibile effettuare una riparazione, possiamo comunque tentare ad aprirlo per capire cosa può essere successo. Una volta "nudo", l'oggetto si presenterà come qualcosa di angusto, pieno di piccoli componenti, circuiti vari e cavi che li collegano. Se, noteremo delle parti annerite è allora probabile che vi sia stato uno sbalzo di tensione che ha bruciato qualche componente essenziale causando un corto circuito. In questo caso dovremo procedere alla sostituzione dello stesso.